~ ..la Volpe Funambola ammazzaprincipi.. ~
~ Fragile ~

"...Sometimes it feels it would be easier to fall
than to flutter in the air with these wings so weak and torn..."

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- EviLfloWeR -

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Lunacy Ph

"Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d’offendere,
un cuore eccessivamente spontaneo
che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale;
che accompagna col piede la melodia
delle canzoni che il mio pensiero canta,
tristi canzoni, come le strade strette quando piove.
"

- F. Pessoa -

~ REMEDY LANE ~

- We’re going nowhere...All the way to nowhere –



"Forse sono l’uomo con le leggendarie quattro mani
Per toccare, per curare, implorare e strangolare.
Ma io non so chi sono,
e tu ancora non sai chi sono..."

F. R.

domenica 17 luglio 2011

incantevole

"Erano le tre del mattino e la città se ne stava affogata nel bitume della propria notte.
Nella schiuma dei propri sogni.
Nella merda della propria insonnia."





- Schifezze - rispose.
- Cosa sono le schifezze? - Sono cose che nella vita non bisogna fare.
- E ce n’è tante? - Dipende.
Se uno ha molta fantasia, può fare molte schifezze.
Se uno è scemo magari passa tutta la vita e non gliene viene in mente neppure una.
La cosa si complicava.
Pekisch se ne accorse.
Si tolse gli occhiali e lasciò perdere Jobbard, i tubi e le altre storie.

- Mettiamola così.
Uno si alza al mattino, fa quel che deve fare e poi la sera va a dormire.
E lì i casi sono due: o è in pace con se stesso, e dorme, o non è in pace con se stesso e allora non dorme.
Capisci? - Sì.
- Dunque bisogna arrivare alla sera in pace con se stessi.
Questo è il problema.
E per risolverlo c’è una strada molto semplice: restare puliti.
- Puliti? - Puliti dentro, che vuol dire non aver fatto niente di cui doversi vergognare.
E fin qui non c’è niente di complicato.
- No.

- IL complicato arriva quando uno si accorge che ha un desiderio di cui si vergogna: ha una voglia pazzesca di qualcosa che non si può fare, o è orrendo, o fa del male a qualcuno.
Okay? - Okay.
- E allora si chiede: devo starlo a sentire questo desiderio o devo togliermelo dalla testa? - Già.
- Già.
Uno ci pensa e alla fine decide.
Per cento volte se lo toglie dalla testa, poi arriva il giorno che se lo tiene e decide di farla quella cosa di cui ha tanta voglia: e la fa: ed eccola lì la schifezza.
- Però non dovrebbe farla, vero, la schifezza? - No.

Ma sta’ attento: dato che noi non siamo calzini ma persone, non siamo qui con il fine principale di essere puliti.
I desideri sono la cosa più importante che abbiamo e non si può prenderli in giro più di tanto.

Così, alle volte, vale la pena di non dormire pur di star dietro a un proprio desiderio.
Si fa la schifezza e poi la si paga.

E solo questo è davvero importante: che quando arriva il momento di pagare uno non pensi a scappare e stia lì, dignitosamente, a pagare.
Solo questo è importante.


- A. Baricco -





Si cambiano i nomi alle cose per non doverle più sentire proprie, per scrollarsele di dosso e svoltare al prossimo incrocio con noncuranza, voltandosi solo di tanto in tanto per essere certi di aver lasciato alle spalle sufficiente distanza.
La potrei chiamare scelta, ma è sempre e soltanto una fuga che resta. E mi sembra quasi impossibile che nessuno l’abbia compreso, tanto è banale.
Perché restare ancora sarebbe stato impossibile, perché tutto intorno ogni minimo dettaglio di vita, accumulata con tanta cura, aveva iniziato ad urlarmi nella testa con una veemenza implacabile.
Ed è vero che c’era uno strano sentore di rifugio che nonostante tutto rimaneva accogliente, ma iniziava a puzzare di morte e di dimenticanza, di qualcosa che non si sarebbe potuto mai più rigenerare alla luce e all’aria pulita.

Non riesco a staccare niente, nemmeno a spostare qualcosa. Quando mi sveglio non capisco dove sono, e in quella confusione momentanea pezzi di vita si sovrappongono e si frantumano l’uno contro l’altro, lasciandomi attonita e senza difese a fissare i muri.
Ma tutto quell’inchiostro sa bene come ricordarmi chi ero, e man mano che riprende la sua forma familiare, mi accorgo che ha uno strano modo di cullarmi, facendomi sentire nonostante tutto ancora sicura e protetta. Anche se puzza di morte, sì. Anche se è solo un’illusione.

Ricollegare i pensieri e tornare alla realtà è una violenza che mi pesa più del solito, ma una volta accettate le cose così come stanno è quasi un sollievo avere tutto quel casino a cui pensare.
Tutto un casino che in fin dei conti è solo nella mia testa, e che probabilmente non ho alcuna intenzione di risolvere.

Il fatto è che non so come spiegarlo che ho iniziato a truccarmi troppo solo perché così mi costringevo a non piangere ogni volta che quel groppone proprio non riuscivo a soffocarlo.
Che ho ricominciato ad ascoltare i Sentenced prima di dormire come tanti anni fa, perché avevo di nuovo quella paura fottuta e lui non c’era più per farmela passare.
Che non mi aspetto più niente perché ho già avuto troppo, che non racconto più il mio amore agli altri come se fosse una favola, e ho smesso di riempire le pagine di sogni.
Che ogni tanto aspetto ancora sveglia la buonanotte, perché prima di dormire si dovrebbe sempre concedersi un attimo per un breve addio, così che niente sia mai scontato, neanche il giorno che finisce ogni volta, senza poter seriamente pensare che ricomincerà.

No, non so come spiegarlo e non so nemmeno se qualcuno potrebbe capirlo.
Che vorrei tutto eppure non mi aspetto niente. Che so che saremo soli sempre e ho così poche immagini che vorrei non cancellare mai. Tutte immagini senza futuro.

Ma è importante restare lì quando è ora di pagare.
Non si possono prendere troppo in giro i desideri.
Solo questo è importante.








“Se leggera ti farai
io sarò vento
per darti il mio sostegno
senza fingere

se distanza ti farai
io sarò asfalto
impronta sui tuoi passi
senza stringere mai.

Se battaglia ti farai
io starò al fianco
per darti il mio sorriso
senza fingere

se dolore ti farai
io starò attento
a ricucire i tagli
senza stringere mai.

Fuori è un giorno fragile
ma tutto qui cade incantevole
come quando resti con me.

Se innocenza ti farai
io sarò fango
che tenta la tua pelle
senza bruciare.

Se destino ti farai
io sarò pronto
per tutto ciò che è stato
a non rimpiangere mai.

Fuori è un giorno fragile
ma tutto qui cade incantevole
come quando resti con me.

Fuori è un mondo… fragile.
Fuori è un giorno… fragile
Fuori è un mondo… fragile.”

(Subsonica – Incantevole )

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