~ ..la Volpe Funambola ammazzaprincipi.. ~
~ Fragile ~

"...Sometimes it feels it would be easier to fall
than to flutter in the air with these wings so weak and torn..."

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- EviLfloWeR -

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Lunacy Ph

"Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d’offendere,
un cuore eccessivamente spontaneo
che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale;
che accompagna col piede la melodia
delle canzoni che il mio pensiero canta,
tristi canzoni, come le strade strette quando piove.
"

- F. Pessoa -

~ REMEDY LANE ~

- We’re going nowhere...All the way to nowhere –



"Forse sono l’uomo con le leggendarie quattro mani
Per toccare, per curare, implorare e strangolare.
Ma io non so chi sono,
e tu ancora non sai chi sono..."

F. R.

mercoledì 7 settembre 2011

acrobazie




"Non avevo altra scelta che ascoltarti,
hai esposto le tue ragioni così tante volte..
ci ho pensato su.

Mi tratti come fossi una principessa
non sono abituata a farmelo piacere.
Mi chiedi com’è andata la giornata.

Mi hai già conquistata, nonostante la mia resistenza.
E non ti allarmare se cado, con un salto mortale.
Non sorprenderti se ti amo per tutto ciò che sei..
non posso farne a meno.
E’ tutta colpa tua.





Il tuo amore è denso e mi ha inghiottita per intero.
Sei molto più coraggioso di quanto mi aspettavo,
non sono parole senza convinzione.

Mi hai già conquistata, nonostante la mia resistenza.
E non ti allarmare se cado, con un salto mortale.
Non sorprenderti se ti amo per tutto ciò che sei
Non posso farne a meno.
E’ tutta colpa tua.

Sei portatore di cose incondizionate
trattieni il fiato e tieni la porta per me.
Grazie per la tua pazienza.





Sei il miglior ascoltatore che abbia mai conosciuto
Sei il mio migliore amico…migliore amico con vantaggi.
Perché mi ci è voluto tanto?

Non avevo mai provato un tale benessere prima.
Non ho mai voluto niente di razionale.
Ne sono consapevole ora.
Ne sono consapevole ora."

(Alanis Morissette - Head over feet)






Ho sempre pensato di sapere chi fossi…Ora ho bisogno di sapere chi sono.

Non voglio più fare la vittima, non voglio più chiedermi se per te sono degna. Sono stanca di sentirmi fiera e vuota, di consumare lacrime in rigagnoli d’orgoglio stantio.

Prima di conoscerti ero piena di illusioni da usare come scudi. Mi piaceva perdermi in giardini d’infanzia, in vicoli soleggiati senza pretese di realtà.
E’ la vita che mi delude, non sei tu.

Tutte le illusioni travestite da benefattrici, tutte le attese nutrite di aspettative sbagliate, tornano indietro per prendermi a schiaffi, e ho quella sensazione di non capirne il motivo ma di sapere perfettamente che è meritato, dovuto.





Voglio cambiare senza una vera convinzione. Voglio aggiustare le crepe e unire le estremità che non combaciano.
Ma ogni cosa si complica e segue sentieri che non governo, tanto che alla fine rimango a giocare coi miei propositi falliti tra le dita, chiedendomi se almeno il caso ha seminato brandelli di felicità nelle fessure dei miei sbagli.





Ti guardo e ti vedo come un gigante, il guardiano di tutte le chiavi che nella mia vita ho fabbricato.
Diverso da tutto ciò che concepisco eppure affine, così accondiscendente e proteso verso di me.
Sei un dio che pervade ogni cosa che tocca, e come un angelo rinnegato io sono quello in grado di distruggerla.





Ma sto imparando a leggere nei tuoi occhi, e non ho timore delle bugie quando capisco quel che stai pensando. Soffro ogni momento che mi lasci sola e siedo accanto alla volpe nel campo di grano, lasciando che il vento mi solletichi il manto con carezze avide e lenitive.

Hai addomesticato il lupo che è dentro di me, hai ammaliato la volpe e le hai insegnato che nulla è scontato, nemmeno i lieto fine delle storie per bambini.





Ogni notte mi reclama la luna distante, mi tenta col richiamo della sua solitudine, ma finché seguo i tuoi passi e ti lascio condurmi per mano, comprendo che la mia natura è la tua, che quel brivido lungo la schiena che mi fa ululare sei tu.





“C’è a pelo dell’acqua
una vibrazione,
c’è una vaga pena
dentro il mio cuore.

Non è perché la brezza
o quel che si voglia
muova questa indecisa
vibrazione che oscilla,

né è perché io senta
un dolore qualsiasi.
La mia anima è indistinta,
non sa ciò che vuole.

E’ un dolore sereno,
soffre perché vede.
Provo tanta pena!
Sapessi io di che…”

F. Pessoa

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