~ ..la Volpe Funambola ammazzaprincipi.. ~
~ Fragile ~

"...Sometimes it feels it would be easier to fall
than to flutter in the air with these wings so weak and torn..."

Original Blog -> Nepenthe


- EviLfloWeR -

* photos on flickr *
Lunacy 2 - Lunacy 3 - Lunacy 4
Lunacy 5 - Lunacy 6 - Lunacy 7 - Lunacy 8
Lunacy Ph

"Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d’offendere,
un cuore eccessivamente spontaneo
che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale;
che accompagna col piede la melodia
delle canzoni che il mio pensiero canta,
tristi canzoni, come le strade strette quando piove.
"

- F. Pessoa -

~ REMEDY LANE ~

- We’re going nowhere...All the way to nowhere –



"Forse sono l’uomo con le leggendarie quattro mani
Per toccare, per curare, implorare e strangolare.
Ma io non so chi sono,
e tu ancora non sai chi sono..."

F. R.

sabato 25 febbraio 2012

Down this Road once again


Ho già la testa colma di musica quando le luci si spengono e il concerto comincia. Non posso fare a meno di riempire almeno una piccola parte delle mie giornate con quelle note che tanto agevolmente sanno prendere la forma delle mie emozioni.
Una nota per ogni sorriso, per ogni lacrima, per ogni pensiero.
Una parola per ogni strada che ho percorso, per ogni svolta, per ogni caduta lungo la via.

Ho già il cuore gonfio, straripante di musica e di voglia di Pain of Salvation, una volta ancora, lì davanti a me.
E le luci si spengono, il concerto inizia: la voce arriva accarezzando sottili corde che vibrano di vita, la musica si annuncia libera e perfetta, l’energia è dirompente.



- Softly She Cries –


Lei si versa un altro bicchiere di vino
dicendosi una volta ancora che va tutto bene.
Ma prima, quest’oggi, ha perso un’ora.
Proprio come un buco spalancato..
dentro di lei.

Ogni volta che un aereo passa,
o uno stormo di uccelli riempie il cielo,
qualcosa la commuove, nel profondo.
Lei non sa perché, ma..
sommessamente piange.

Lei indossa quel sorriso un altro giorno ancora.
Ma a volte sta solo fissando il nulla.

Da qualche parte dentro di lei c’è una bambina
che desidera scappare via e volare.
Invece sta solo lasciando la vita scorrere.



Quanti pianti silenziosi affidati ad un soffio di vento, ad una porta chiusa subito dietro ad un finto sorriso. Quanti sacrifici, o quanta paura soffocata dentro un’impossibilità di agire?
Centinaia di nuvole sono passate prendendo la forma di gioia e tristezza. Naso all’insù e speranze randagie, ma i piedi ancora nel fango.

***



- Ashes –


Tu sostieni che non ti conosco, ma io ti conosco bene.
Leggo in quegli occhi di cenere che abbiamo attraversato l´inferno.
Io ho camminato con i più deboli solo per sentirmi forte.
Tu hai dato il tuo corpo solo per appartenere a qualcuno.

Bruciamo insieme, questo dolore non avrà mai fine.
Queste ferite non potranno mai guarire.

Assaporo la tua tristezza e tu gusti il mio dolore,
assorbendo l´un l´altro ogni macchia,
leccando gli strati di fuliggine dalla tua pelle.

Quando camminiamo tra le ceneri sussurro il tuo nome.
Chi ha la mente più malata, ora?

Ci stiamo solo usando reciprocamente
Troppo viziosi per stare soli ma troppo giovani per morire.
E ci facciamo del male.
Troppo tardi per tirarsi indietro ora…



C’è un posto dentro ognuno di noi che qualcuno chiama inferno. C’è un peccato che si compie nel silenzio di una bugia, nell’alcova di un amore che è soltanto malattia.
E la redenzione è sepolta sotto troppe ceneri, così come la verità.

***



- Linoleum –


Suddenly she is down on all four,
and the walls will support her no more.
Cries her eyes out like never before
onto this linoleum.
The bottled up. And stored.

And sometimes, oh, just sometimes,
that’s really all it takes: a hand on her shoulder,
then she breaks.

Sometimes that’s really all it takes:
(Yes then)
A word of kindness and she breaks
(She breaks)
And then the sum of damage done
(Well she breaks)
Spills out on stale linoleum
(She breaks)

Now she stays on the ground, so she’ll never fall.
See she would rather drown than lose control.



La somma del male subito, arrecato, sparso, assorbito, vomitato. Resta tutto dentro, incagliato da qualche parte, con tutto il suo peso.
Così a volte è semplicemente troppo. A volte qualcosa si rompe, e ci si lascia annegare tra cocci e detriti, anche se rimane sempre una certezza: più giù del pavimento non si può andare.

***



- The Deeper Cut –


All my life I have been afraid.
All my life scared to lose my way.
All my life led me to today.
The day when I must learn the hardest way.
Every step leading to this day.
The day I learn to lose and fail.
Today I go beyond control.
Beyond all purpose, aim or goal.
’Cause today I choose to lose my way.
To fall and fail.



Per tutta la vita si prova a fare andare le cose per un qualche verso che ci siamo prefissati. Passano gli anni e ci si accorge di aver tracciato solchi come strade e inciso nomi sulla pelle solo per paura di cambiare.
Poi arriva il giorno più difficile di tutti. Arriva la sconfitta contro cui non si può più combattere. Arriva il momento in cui si decide di perdere.

***



- 1979 –


And I remember me and you.
Two children of six still playing with sticks,
and whatever we found in the forest.
Our grandpas were strong and our parents still young.
And the world seemed a little more honest.
And I remember me and you.

All still fine.
Left behind.

Do you remember?



C’è sempre una strada che resta indietro, e voltandosi a guardarla pare di vedere il sole, e le foglie più verdi, la felicità più piena. C’è sempre una soffitta nella mente, piena di memorie che nessuno ci toglierà mai.

***



- To the Shoreline -


L’ho seguita fino alla riva.
La seguirei fino alla tomba.
Due barche naufraghe nell’oscurità.
Siamo troppo vicini per separarci.

E io so che lei mi renderà più forte.
So che lei mi farà vedere.
So che lei mi farà sentire più giovane.
Ma non so cos’altro mi farà.

Lei mi ha detto:
‘ Lo sai che posso renderti più forte.
Amore, sai che posso farti diventare coraggioso.
Ma c’è una cosa che devi ricordare:
io sono troppo lontana dall’essere salvata. ’



Un fiume in piena che tutto travolge, che spazza via dal suo corso i detriti accumulati nel tempo, che trascina tutto indifferentemente, il vecchio ed il nuovo, verso un oceano sconosciuto.
Tra le onde furiose, e le azzurre profondità dell’acqua turbolenta, qualcosa si distrugge, qualcos’altro si crea.
Alla deriva verso una costa misteriosa che sboccia a primavera. Per diventare più forti, per imparare a vedere, per sentirsi coraggiosi.

Anche se non potrò mai essere salvata.

***



- Chain Sling -


<<Per piacere lasciami essere tuo e non andartene mai.
Per piacere stai qui vicino a me.
Tutto l’amore che abbiamo condiviso dov’è adesso?
Per piacere lasciami diventare migliore di come ero.
Per piacere non rinunciare a noi due.
Il pensiero di perderti…io non so…come…>>

<<Posso sentire il dolore che hai dentro,
lo vedo nei tuoi occhi,
quegli occhi che una volta brillavano per me.
Posso sentire il tuo cuore selvaggio
che ci lacera e ci allontana.
Amore mio…come posso aiutarti se tu non mi vuoi? >>

<<Non c’è nulla che puoi fare per aiutarmi adesso.
Sono perso dentro me, come tante altre volte prima.
Non c’è nulla che puoi fare per alleviare il mio dolore.
Sono così dispiaciuto, ma se mi ami…mi devi lasciar andare.>>

Due giovani anime nella danza di una fionda a catena.
L’amore una volta scritto dall’inchiostro della solitudine
prega di poter danzare nel dondolamento di una fune.
Camminando sulla via del rimedio attraverso questo interludio di dolore.

Chi ci sarà ora? Ora che perdo il mio solo vero amore.
(Sto cadendo)
Ho perso me stesso? Per amare qualcun altro …
Io non so come farò.



Due spettri danzano nella tempesta. Una fune piena di nodi sempre più stretti assomiglia a una catena.
Più ci si allontana e più si è costretti a sbattersi addosso. Ogni passo fa male, e nuove ferite sanguinano sopra le vecchie.
Non si può vivere senza il più grande amore. La via del rimedio è la libertà attraverso l’autodistruzione.

***



- Iter Impius –


I woke up today to a world that’s ground to dust, dirt and stone.
I’m the king upon this withering throne,
I ruled every forest, every mountain, every sea.
Now there’re but ruins left to rule for me.

I woke up today to a world devoid of forests and trees.
Drained of every ocean, every sea, just like a useless brick upon the shore.
The morning after the storm, that swept the bridge away.

I’m never crossing that line, leaving this world behind.
I will stay on my own, on this bloodstained throne.
I rule the ruins and wrecks, and the dust, dirt and stone.
I rule rage rod and rattling of bones.

I am on my own, I am all alone.
Everything is gone, stuck forever here.
Already cold.

Ruler of ruin...



Sono il re del nulla, della mia rovina, della mia miseria. Ho voluto tutto, ho vinto e perso, ho avuto ragione persino di me stessa. Sotto i miei piedi un impero di macerie.

Sono sola tra le rovine e non ci sono più montagne né foreste per custodire ricordi di sogni d’estate.

***



- Ending Theme -


E così mi ritrovo qui ancora una volta - il primo passo sul sentiero del rimedio
Hai distrutto il mio mondo - bene, eccomi qui, logorato
con pezzi di corda nella mente, distrutto con gli occhi segnati dal sangue.
Ma ora sono tornato per scrollar via tutto ciò dalla mia vita.

Tema conclusivo.

Ad essere sincero non so cosa sto cercando - chi essere,
seduto qui come già una volta, settimane fa - aspettando solo che qualcuno bussi a quella porta.
E ho abbandonato tutto ciò che pensavo di essere per capire, per essere sicuro se ero io o tu
ad avermi fatto sentire così libero e reale, ma quando ci baciamo non capisco, davvero non capisco
Perché lascia un senso di vuoto e allora penso e se fossi semplicemente depresso?
Cieco, solamente alla ricerca di una pausa dalla mia mente?

Ma ho visto così tanto di me in te, il me che ho perduto, il me stesso giovane e libero in te.
Eppure, questo non significa niente, potrebbe non avere a che fare con il mio bisogno di te.
Ma immagino che dovessimo incontrarci, per essere vicini, per essere sicuri, dopotutto
oltre questo letto e quella porta, ad essere sincero, temo davvero di non capire ancora.



Da quella foto ti sto guardando. Da quella foto i miei occhi sono fissi su di te.
Perché non sei lì ma io posso vederti. Vedo quello che sei, realmente.
Ne sono terrorizzata eppure non fuggo, neanche quando lasci la porta aperta, neanche quando ciò che ho visto diventa reale.

Ad essere sincera, non sapevo cosa stavo cercando. Ma era tutto inutile: non c’è mai stato posto per me.

***



- Stress -


Help me! Rescue me! Save me! Set me free!

It is strange - among all people I feel alone.
Very strange - despite the sun I’m cold to the bone!
If this is progress let me out!

Up on the rooftops I feel alive - lovely detached from the human hive.
Up on the rooftops I feel so free.
Far from the city that’s suffocating me.

Is this what we want? ...is this what we need?



Il vento sussurra alle foglie la direzione per la libertà, e le stelle sono meno distanti per chi corre sopra al tetto a contemplarle nelle notti d’inverno.
Lontano dal rumore della città, là dove la notte è silenziosa e la luna sorride, c’è sempre un luogo dove sentirsi al sicuro.

***



- Healing now -


Guariscimi adesso. Rimuovi queste vecchie cicatrici dalla mia anima.
Guariscimi adesso. Scardina questa pelle secca dalle mie ossa.

E anche se non posso dimenticare tutte le volte che ho pianto.
E anche se non posso perdonare tutte le volte che sono morto.
Sto guarendo adesso.
E sono ancora vivo.
Solo un po’ meno di prima.

Ho giusto pensato che dovresti saperlo.
Che forse piangerò. E forse morirò.
Ma per adesso sono ancora vivo.
Solo un po’ meno di prima.



Quando è uscito l’album ho capito subito che quella era la mia canzone, il seguito perfetto di “Road Salt”. La canzone giusta al momento giusto, per passare dalle promesse astratte all’attuazione del rimedio.
“Questa volta cercherò di non farmi male, questa volta mi atterrò a quello che ho imparato, volerò basso e non mi brucerò.”
Ho continuato il cammino sulla “road salt”, e quando ho smesso di sperare ho iniziato a guarire.
Così sono qui, e sono ancora viva. Solo un po’ meno di prima.

***



- Kingdom of loss –


Someone sells us Toys in a cheap cartoon
Someone sells us Cars in the latest Bond that’s coming soon
Someone sells us Trends through a sitcom star
Someone sells Herself in a docu-soap that goes too far

Life on sale. All for sale.

Welcome down to planet Earth, please don’t ask us what it’s worth.
You will notice that the world you found is slightly tattered and worn down.

If you’re tearing down my world please just try to do it gently.
There is love inside for a dream that has to die.

Welcome to the only Earth. Please enjoy your only birth.
You will learn to take more than you give.
Buying scars you must live with.
Someone sold us every scar.
They somehow made us what we are.



Non ci sono sogni né innocenze in grado di sopravvivere al contatto col mondo. Ci siamo costruiti un regno dorato in cui diamo a tutto un valore sbagliato.
Ogni significato perde consistenza, annegando nell’insignificanza di un’esistenza in cui il materialismo ha decretato la sconfitta dell’ autentica felicità.
E’ guardando questo mondo che comprendo l’importanza del nostro angolo di paradiso.

***



- Enter rain –


In solo un anno un’altra tempesta arriverà
a lavare via un po’ di sangue in più.

Lascia che piova.
Entri la pioggia. Esca il dolore.

La pioggia ci laverà fino alle ossa, togliendo centinaia di tracce.
Pulendo tutte le ferite della pelle, del nostro tempo, di ogni crimine,
di ogni grammo di polvere e sporcizia.

In due secondi cadrò a terra, un istante allungato negli anni.
E i miei occhi sbatteranno e poi qualcosa cambierà.



Non importa quante volte ancora piangerò. Ogni lacrima si scioglierà in pioggia liberandomi da tutto il dolore. Ogni volta che passa la tempesta gli occhi si riaprono su troppo sole. La luce rende ciechi, il buio insegna a vedere.
Che piova pure, che piova sulla mia primavera. Solo così nascerà l’arcobaleno.

***



- No way -


There is no way that you can love her like I do.
Oh no, there is no way - I see through you.
’Cause when I hold her in the night,
All that is wrong will become right.
And I know that she feels it, too,
’Cause no-one loves her like I do.

There is no way that you could know her like I do.
Oh no, there is now way you’ll ever do.
She is a flower of the wild,
Oh, and I have seen her from her darkest side.
She is a twisted little ride,
And you will never know her like I do.



C’è un incastro perfetto che nasce senza motivo, come acqua che prende la forma del suo contenitore.
Siamo miserabili che si agitano sul palcoscenico della vita, come marionette impazzite i cui fili partono dalle cicatrici.

Non c’è modo di vedere dietro la maschera se non quello di amarmi. Amarmi come sai fare solo tu.

***



- Sisters -



Per un attimo penso di avere avuto un assaggio
di quel che è lei veramente, quella che si cela.

Se mi avesse guardato profondamente negli occhi,
e dolcemente mi avesse chiesto di fare lo stesso,
sarei stato nel suo letto e nella sua carne,
rovinando la vita che ho conosciuto.

Così trattengo il mio respiro e chiudo gli occhi,
e prendo a concentrarmi sul vino.
Facciamo sì che questo momento tremante ci scivoli addosso.

Lei parla come te.
Quasi profuma come te.
Una ragazzina selvaggia come te.
Ma non è tutta come te, nemmeno si sforza di essere te.
Proprio come farebbe ogni sorella.

E forse è la mancanza di te nei suoi occhi.
Ma voglio lei solo per questa volta
... Solo per questa volta.



La voce di Daniel infine si fa sussurro impercettibile, sospiro che accarezza le note malinconiche di una delle più belle canzoni che mai sentirò. Poi lentamente cresce, con dolcezza, fino ad aumentare d’intensità graffiando da qualche parte sul cuore.
E d’improvviso capisco che è quella la voce di dio che si autoproclama re del mondo, delle foreste e delle montagne piene di ricordi impossibili, dell’ultimo uomo sulla terra in rovina, della corda che oscilla nel vento e del rumore dei passi sulla via del rimedio.

E’ la voce che annuncia l’uomo per quello che è: soltanto dolore di salvezza.


Nessun commento: