~ ..la Volpe Funambola ammazzaprincipi.. ~
~ Fragile ~

"...Sometimes it feels it would be easier to fall
than to flutter in the air with these wings so weak and torn..."

Original Blog -> Nepenthe


- EviLfloWeR -

* photos on flickr *
Lunacy 2 - Lunacy 3 - Lunacy 4
Lunacy 5 - Lunacy 6 - Lunacy 7 - Lunacy 8
Lunacy Ph

"Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d’offendere,
un cuore eccessivamente spontaneo
che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale;
che accompagna col piede la melodia
delle canzoni che il mio pensiero canta,
tristi canzoni, come le strade strette quando piove.
"

- F. Pessoa -

~ REMEDY LANE ~

- We’re going nowhere...All the way to nowhere –



"Forse sono l’uomo con le leggendarie quattro mani
Per toccare, per curare, implorare e strangolare.
Ma io non so chi sono,
e tu ancora non sai chi sono..."

F. R.

mercoledì 30 maggio 2012

Someone I’ll always laugh with



Stanotte ho sognato di avere un gatto, o meglio, una gatta. Era completamente nera e smilzetta, le avevo messo un collare viola (ma và??!) e la chiamavo Shar. Cioè…temo di essere senza speranze di redenzione.
(per i profani: Shar è una divinità del Faerun, il cui simbolo è un disco nero contornato da un cerchio viola)

Non ricordo se la gatta in questione praticasse sacrifici oscuri, ma voglio ancora credere che la mia mente mantenga un briciolo di buon senso.

Sarà per questo che qualche censura del mio “io” non mi fa ricordare nient’altro di quel sogno fino al momento in cui ero sul metrobus a litigare con il conducente. Chissà perché. Non pensavo di avere recondite avversioni nei confronti della forma fallica blu.



Comunque, al di là dei segnali che mi manda il mio inconscio (che come si sarà capito non so minimamente interpretare), sto seriamente pensando di aver bisogno di un animale da compagnia. Sono peggio delle più incallite vecchiette zitelle che si possano immaginare.

Ho sempre odiato i miei genitori tra i piedi, e ora che non li ho più mi lamento di soffrire di solitudine. E non ho neanche un premestruo imminente che possa giustificarmi.
Mi manca sentire ogni tanto qualcuno che gira per casa, la mia lupa che mi chiama, la sicurezza di sapere che c’è sempre qualche conoscente nel vicinato.

A parte i millepiedi del cazzo, qui l’unica compagnia che mi ritrovo è la banshee. Per intenderci, è la cantante lirica non-stop, peggio di radio Maria nelle case dei vecchi.
E comunque dovrei smetterla di parlare come una nerd (come se non lo fossi..)



Ecco, volevo solo dire che sto seriamente considerando di prendere un adorabile micino per chiamarlo Shar. Anche se è maschio, ovvio.
Per il resto, quando c’è, ho il mio da fare per star dietro a quel bestione con cui vivo! <3



Mah, stasera avrei dovuto essere a sbronzarmi e a liberare la mia adolescenza repressa-mai-vissuta, invece Saturno continua a prendermi di mira coi suoi cavolo di anelli, lanciandomi addosso tutte le sfighe possibili. Quindi ho ripiegato su occupazioni alternative in attesa di crollare dal sonno.



Siccome ho un pc che definire intasato sarebbe dir poco (diciamo pure che è sull’orlo dell’implosione), ho deciso di iniziare la titanica impresa del back up rabbioso su dvd. Divertente, nh?
Peccato che i dvd si riempiano dannatamente in fretta. E non è che ho chissà che: son tutte foto. Anni e anni di foto pesantissime.



La cosa figa è che in sottocartelle di sottocartelle di sottocartelle ho trovato cose che nemmeno ricordavo di avere. Ovviamente parlo di foto. E per fortuna che gran parte le ho perse a causa dei vari hard disk andati nel pallone. (No, per fortuna un cazzo, ce l’ho ancora a morte.)



Il risultato? Mi son volate via due ore solo a spulciare ricordi che avevo messo da parte in quel dimenticatoio in cui finiscono tutti i dati che la mia mente, ormai provata, non riesce più a tenere.
Sì perché più invecchio e più mi avvicino alla sindrome del pesce rosso.



Ma torniamo alle foto. Che io abbia un’ossessione per l’abitudine di fermare attimi di vita in immagini è assodato. Ne consegue che adoro anche passare il tempo a riguardare foto, soprattutto se si tratta di cose che non vedevo da tempo.
Così ho ritrovato un sacco di vecchie facce, alcune cambiate, altre mai più viste. E posti che quasi avevo dimenticato, e i miei capelli che cambiano colore di anno in anno.



Certo, non è detto che da queste esperienze nostalgiche debbano per forza venir fuori profonde riflessioni. Per esempio, la prima considerazione che mi è venuta da fare, è che ho nostalgia delle mie sopracciglia.
Sì, perché un tempo le avevo come tutti i comuni mortali che non si chiamano Mina o Moira Orfei. Poi un bel giorno han deciso di non crescere più dove dovevano, come se invece di perdere i capelli il mio organismo avesse deciso che io devo perdere le sopracciglia. Uhm.



A parte questo, ammetto di aver avuto un po’ di crampi allo stomaco. Sì, perché ho dovuto una volta ancora accettare la consapevolezza che certe amicizie non durano, che quegli abbracci e quei sorrisi con i quali ho condiviso gli anni più intensi della mia giovinezza non hanno avuto modo di trasformarsi tanto velocemente quanto le nostre vite.
E non mi va di stare qui a lamentarmi per come le persone cambiano o ti abbandonano dopo che si son sistemate e han trovato quel che cercavano, perché sono ancora intimamente convinta che non sia una giustificazione valida.



I tempi cambiano, qualcuno resta, qualcun altro non lo vedi quasi mai, ma quando ti ci ritrovi davanti è come avere ancora 15 anni, lo scooter parcheggiato in giardino, il chilo di gelato nel congelatore, la play accesa e i compiti da fare lasciati nello zaino.
Solo che adesso pensi che lei l’hai vista in abito bianco, l’altra ha un figlio in braccio, e ti trovi a parlare di lavoro, università, famiglia, rendendoti conto di essere sempre più negativo su tutto.



Per fortuna qualcuno resta, anche se va e viene come le maree, ed è difficile pensare ancora all’amicizia con quell’idealismo che si poteva avere anni fa, quando dichiaravamo ad alta voce che sicuramente saremo stati sempre là, come in una puntata di Friends della millesima stagione.
La verità è che tutti sono troppo presi dagli affari propri, e quando ti trovi tirato in mezzo in qualche cosa, hai sempre la sensazione di star rattoppando un buco, o risolvendo una necessità altrui.



Non mi va di scadere in lamentele banali, ma certi comportamenti umani, purtroppo, non tradiscono mai i più conosciuti cliché: l’amico che ti chiama solo se ha bisogno, che condivide qualcosa con te solo se rientra nei suoi piani, che se ti chiede come stai non sta nemmeno ascoltando la risposta.
E’ una società stressata. Mi sta bene, ma non riesco a rassegnarmi al non poter condividere pezzi di vita con le persone a cui ho voluto bene, con quella spontaneità e voglia di stare insieme senza egoismo che ormai non vedo più da molto tempo.



Zio facebook, facebook sia dannato sempre. Qualche giorno fa nonsochi ha postato una citazione di cui non riportava nemmeno l’autore. E io odio le citazioni senza autore, perché sono un’incallita citazionista (e neologista..), convinta che non è affatto vero che citare roba d’altri è banale, perché serve arguzia per saperlo fare sempre in modo appropriato, aggiungendo senso invece di toglierlo.
Ecco, adesso m’è venuto in mente che ho perso quel cavolo di quaderno in cui ho raccolto citazioni per anni, e perdo il filo del discorso. Joyce mi fa una pippa.
Dicevo…quella citazione me la son segnata, perché effettivamente mi ha colpito nella sua anonima semplicità:

“Mi piacciono le persone che ti chiedono come stai, che te lo chiedono davvero.
Mi piacciono quelle persone che ti ascoltano, che non ti mettono fretta perché devono parlare loro.
Mi piacciono le persone che ti guardano negli occhi e sorridono, magari senza alcun motivo.
Mi piacciono quelle persone, credo che ce ne dovrebbero essere di più al mondo.”


Banale no? Eppure riassume perfettamente tutto quel che volevo dire.



Tornando alle foto però, mentre le passavo su dvd e salvavo in un’apposita cartella solo quelle più belline da tenere, mi sono resa conto che a farmi emozionare di più è stata sempre lei. E, lamentele generiche a parte, diciamolo: fortuna che almeno lei c’è.
E non aggiungo altro sennò poi divento patetica e sdolcinata!



Per il resto, credo di poter tranquillamente continuare come ho sempre fatto. Niente arroganza, sia chiaro, ma io sto bene anche da sola (…disse quella che venti righe sopra ha esordito lamentando che soffre di solitudine).
Che sia schizofrenia? Mmhhh…ok, magari sola sola no. Voglio i miei animali almeno! (tauro incluso!!)
E voglio pure "li amizi", cristo santo. Ok, basta delirare

Cià!



"Io non amo il mio prossimo. Li detesto tutti. Li rasento appena. Lascio che si rompano su di me come gocce di pioggia sporca."

- Virginia Woolf -






“Nessuno ti aveva avvertito che la vita sarebbe andata così
Il tuo lavoro fa ridere, sei a pezzi e la tua vita sentimentale è su un binario morto
E’ come se fossi sempre bloccato in seconda marcia
e non arriva mai il tuo giorno, la tua settimana, il tuo mese
e nemmeno il tuo anno, ma..

Io sarò con te quando la pioggia comincerà a cadere
Io sarò con te, come ci sono sempre stato
Io sarò con te, perché tu sei con me




Sei ancora a letto alle 10 e il lavoro comincia alle 8
Hai bruciato in fretta la tua colazione, le cose stanno andando alla grande
Tua madre ti aveva avvertito che ci sarebbero stati dei giorni così
però non ti ha detto quand’è che il mondo ti avrebbe messo in ginocchio

Io sarò con te quando la pioggia comincerà a cadere
Io sarò con te, come ci sono sempre stato
Io sarò con te, perché tu sei con me


Nessuno mi potrebbe conoscere
nessuno mi potrebbe vedere
sembra che tu sia l’unico che capisca
cosa significa essere come me

Qualcuno con cui affrontare la giornata
qualcuno con cui affrontare ogni problema
qualcuno con cui potrò sempre ridere
Anche quando sono al peggio dò il mio meglio con te



E’ come se fossi sempre bloccato in seconda marcia
e non arriva mai il tuo giorno, la tua settimana, il tuo mese
e nemmeno il tuo anno, ma..
Io sarò con te quando la pioggia comincerà a cadere
Io sarò con te, come ci sono sempre stato
Io sarò con te, perché tu sei con me
Io sarò con te, io sarò con te
Io sarò con te, perché tu sei con me.”

(The Rembrandts - I’ll Be There For You)

lunedì 28 maggio 2012

Rifugio dei Sognatori





C’è un rifugio dei sognatori nascosto da una coltre di nubi, oltre le stelle lucenti che solcano il blu della mezzanotte.

C’è una fonte di luce bianca e pura da cui zampillano i desideri dell’infanzia perduta e mai dimenticata. Un poeta che cerca la verginità del suo essere più profondo, agnello tra i lupi, figlio di una sirena, burattino abbandonato su un desolato palcoscenico.



C’è una bestia che danza con una driade, e petali leggeri che non cadranno mai. Ci sono stelle impazzite che si disintegrano annegando in un baratro di ricordi, e stelle che si possono cambiare per tappezzare il cielo dei desideri.



C’è un sognatore che cerca la sua strada attraverso la neve, cantando quel che non riesce a dire, affidando alla luna l’oblio del suo cuore.
E c’è un’anima d’oceano, un’anima solitaria, che costeggia la linea della marea, danzando a piedi scalzi sulle onde del destino.



C’è una bellezza dimenticata che sopravvive da qualche parte, c’è la più bella delle poesie che deve ancora essere scritta.
C’è un peccatore che banchetta coi suoi stessi demoni, redento dal peccato.



C’è una musica che è pura poesia, e una poesia che sembra musica. Ed è nella testa di un tizio che si chiama Tuomas, e che ha scritto delle cose meravigliose.



Questo è tutto quello che ho imparato ascoltando i Nightwish negli anni migliori.
Questo è il mondo d’incanto che ho intravisto oltre una fessura piccola ed arrugginita, come un sogno che continua a sfuggire, pur sembrando sempre a portata di mano.



E questo sogno, questa bellezza pura ed estatica, questa poesia che grida attraverso la musica, è riuscita a ricrearsi, come per incanto, anche se sul palco non c’erano loro.



Ma la musica c’era. La poesia c’era. Il talento c’era. E c’era anche l’unica persona che più di tutte desideravo avere accanto, in quel momento.

Loro sono i No More Pain, e sono assolutamente fantastici.



“Ricordi la prima volta che danzammo insieme?
Rammenti la notte in cui facesti svanire la mia bruttezza?
La notte in cui mi lasciasti con un bacio così gentile
Solo un’essenza di bellezza dimenticata

Ah, caro amico ricordo quella nottte
La luna e i sogni che abbiamo condiviso
La tua zampa tremante nella mia mano
Sognando quelle terre del nord
Toccandomi con il bacio di una bestia

So che i miei sogni son fatti di te
Di te e solo per te
Il tuo oceano mi trascina giù
La tua voce mi fa a pezzi
Amami prima che l’ultimo petalo cada
Per quanto siano freddi il vento e la pioggia
Sarò la per alleviare le tue pene
Per quanto siano crudeli gli specchi del peccato
Ricorda, la bellezza si trova dentro.”



“Ti sei mai sentito lontano con me?
Proprio quando tutto quello di cui avevo bisogno
Si intrecciò nel trovarti un giorno

Ti sei mai sentito lontano senza di me?
Il mio amore, si trova così nel profondo
Sogni mai di me?

Lo faresti con me?
Risanare le cicatrici e cambiare le stelle
Lo faresti per me?
Sciogliere il paradiso dal dentro

Ti porterei via
Lontano in un giorno solitario
Petto per una guancia in lacrime
La mia canzone
può prendere in prestito tutto meno che la tua grazia

Vieni fuori, vieni fuori ovunque tu sia
Così perso nel tuo mare
Arrenditi, arrenditi per il mio tocco
Per il mio sapore, per la mia sensualità

La tua bellezza si è abbattuta su di me
Il questa bianca fantasia della notte.

Tutto quello che ho sempre chiesto erano i due sogni
che ho diviso con te.
Ora ne ho uno, l’altro rimarrà sogno per sempre.
Perché desidero ardentemente essere tuo."



“Piangere per me non è mai valso una lacrima
La mia anima solitaria è piena solo di paura

Lunghe ore di solitudine tra me e il mare

Perdendo emozione
Trovando devozione
Dovrei vestire di bianco e cercare il mare
Come ho sempre desiderato essere
Una cosa sola con le onde
Anima d’Oceano

Percorrendo la linea della marea
odo il tuo nome
è il sussurro degli angeli
così bello che fa male

Ho solo desiderato di diventare qualcosa di bello
Attraverso la mia musica,
attraverso la mia silenziosa devozione.”



“Tu sei stata il mio primo amore
la terra si muoveva sotto di me
Profumo di stanza da letto, bellezza ardente,
brivido lontano, mandato in paradiso

Sono la neve sulle tue labbra,
il sapore gelato, il sorso argenteo
Sono il respiro sui tuoi capelli,
l’incubo senza fine, il covo del diavolo

Un giorno, nutrirò un serpente,
berrò il suo veleno, resterò sveglio
Col tempo tutto il dolore svanirà,
attraverso il tuo ricordo mi farò strada a stento.”



“Gli alberi hanno fatto cadere le loro foglie,
Le nuvole la loro acqua
Tutto questo fardello mi sta uccidendo

La distanza sta coprendo il tuo cammino,
Fa a pezzi il tuo ricordo
Tutto questa bellezza mi sta uccidendo

Oh, ti importa,
ancora ti cerco
Così consapevole,
che ciò che dovrebbe essere perduto è là

Temo che non troverò mai nessuno
So che il mio più grande dolore deve ancora arrivare
Ci incontreremo presto l’un l’altro nel buio
Amore mio da tempo perduto

Al sicuro via dal mondo. In un sogno
Dominio senza tempo
Un bambino,dagli occhi sognanti,
specchio della madre, orgoglio del padre

Vorrei poter tornare da te
Ancora una volta sentire la pioggia
Cadere dentro di me
Pulire tutto quello che sono diventato

La mia casa è lontana ma la quiete giace così vicina
Con il mio amore da tempo perduto sotto la rosa nera
Hai detto che avevo gli occhi di un lupo
Cercali e trova la bellezza della bestia

Tutte le mie canzoni possono solo essere composte
dal più grande dei dolori
Ogni singolo verso può solo nascere
dal più grande dei desideri
Desidero avere una notte ancora da vivere

Un santo mi ha benedetto, mi ha bevuto profondamente
Sputando fuori il tormento in me
Tuttora un peccatore stupra 1000 santi
Dividendo con me lo stesso inferno

La scelta più sensata in questo mondo insensato:
Stai in guardia dalla bestia ma unisciti al banchetto
che offre.”



"Oh, dolce Christabel. Dividi la tua poesia con me
Per quello che so adesso, io sono un burattino
su questo silenzioso palcoscenico.
Sono soltanto un poeta che ha fallito il suo pezzo migliore.
Un Ragazzo Morto, che ha fallito nello scrivere un finale
A tutte le sue poesie."



“Un tempo conoscevo tutte le favole
E’ ora di riportare indietro il tempo
E seguire la pallida luce lunare
Un tempo desideravo questa notte
La fede mi portò qui
E’ ora di tagliare la corda e volare

Volare verso un sogno
Lontano attraverso il mare
Tutti i fardelli scomparsi
Aprire lo scrigno un’altra volta
Oscuro scrigno delle meraviglie
Visto attraverso gli occhi
Di colui che ha un cuore puro.”



“Questo sono io per l’eternità
Uno dei perduti
L’unico senza un nome
senza un cuore sincero come guida

Questo sono io per l’eternità
Uno senza un nome
Queste righe l’ultimo tentativo
di trovare la via perduta

Oh come desidero
una rassicurante pioggia
Tutto quello che desidero è sognare ancora
Il mio cuore devoto
Perso nell’oscurità
Per la speranza darei tutto quello che ho.”



“Portami a casa o lasciami vivere
Il mio amore nell’oscuro cuore della notte
Ho perduto il cammino dietro di me
Quello davanti mi guiderà

Prendimi, guariscimi, uccidimi, portami a casa
Per ogni strada. Ogni giorno.
Solo un altro giro al cappio dell’impiccato.

Prendimi, guariscimi, uccidimi, portami a casa
Per ogni strada, ogni giorno.
Continuo a guardarci dormire

Riviviamo l’antico peccato di Adamo ed Eva
Mio e tuo
Perdona la bestia piena di adorazione

Salvami nell’infanzia
Mostrami me stesso senza il guscio
Come l’avvento di Maria
Sarò lì quando dirai
E’ tempo di non fermare più il nostro amore.

La mia caduta sarà per te
Il mio amore sarà in te
Se tu sarai colui che mi ferirà
Io sanguinerò per sempre.”



“Nel prato dei pensieri peccaminosi
Ogni fiore è perfetto

Verso il paradiso con piacere tormentato dalla paura
Sono la peccatrice
Tu sei ciò che i miei peccati cingono
Il desiderio non è così fantasioso
Come la sua scoperta.”



“Voglio vedere dove cantano le sirene
Sentire come ululano i lupi
Navigare sulle calme piatte acque del Pacifico

Danzare nei banchi di corallo
Essere accecato dal bianco
Scoprire la giungla più profonda

Voglio trovare il sentiero segreto”



“Dolce ragazzo, vieni
Io sono il tuo lato oscuro
Muori per i miei peccati
Come Colui che lo fece una volta

Letto di Cannella
Per il tuo appetito senza vergogna
Una ballerina
Questa danza ferirà come l’inferno
Quando hai finito con me
Dimentica se pensi che mi vergogni
Una cosa selvaggia
Non si è mai dispiaciuta per nulla.”



“Nato dal silenzio, silenzio pieno di esso
Un concerto perfetto il mio migliore amico
Così tanto per cui vivere, così tanto per cui morire
Se solo il mio cuore avesse una casa

Canta quello che non puoi dire
Dimentica ciò con cui non puoi suonare
Affrettati per annegare in occhi stupendi
Cammina nella mia poesia, questa musica morente
- La mia lettera d’amore a nessuno”



"Se leggi questa riga,
non ricordare la mano che la scrisse
Ricorda solo il verso, pianto del compositore,
colui che non ha lacrime
Perchè io gli ho dato forza
ed è diventato la mia sola forza.
Casa confortevole, grembo materno,
occasione per l’immortalità
Quando essere voluto diventò un brivido
che non avevo mai conosciuto
Il dolce piano che scrive la mia vita"



“Chiudi gli occhi
Senti l’oceano dove è distesa la passione
Silenziosamente i sensi
Abbandonano tutte le difese

Un luogo tra il sonno e la veglia
Fine dell’innocenza, mascherata infinita
E’ dove io ti aspetterò

Tienimi vicino a te
Così vicino io ti brucio
Guardando, Credendo,
Sognando, Ingannando
Stenditi ora per dormire
Nei miei sogni sei mio

Cammina nel sonno con me.”



“Un concerto notturno
La luce delle candele mi sussurra dove andare
Inno di un’adunanza di stelle mi guida
Mentre vago su questo sentiero della notte

Ricamo delle stelle
Spoglia i miei sentimenti per questa terra
Mandami il tuo unguento per lenire le mie cicatrici
E lascia che questa nudità sia la mia nascita.”



“Prendendo l’impronta a un modo libero
Tessendo le mie fantasie tutto intorno
Libero dall’oppressione del guinzaglio
Io giuro che il paradiso è in mio potere
 

Danzo con lo spirito dell’aria
In questo oceano così aperto e onesto
Facendo l’amore con gli dei lassù
Sul mio viaggio inaugurale così ardito

Attero senza problemi sulla laguna blu
Non so se questa è la terra o la luna
La gioia di vivere non è più una maschera
L’Eden che ho trovato durerà per sempre.”



“Il sole dorme quietamente
Una volta ogni secolo
Malinconici oceani calmi e rossi
Ardenti carezze distese a riposo

Grazie ai miei sogni tengo in mano la mia vita
Grazie ai desideri scorgo la mia notte
La verità alla fine del tempo
Perdere la fiducia è un delitto



Vorrei che questa notte
Durasse il tempo di una vita
L’oscurità attorno a me
Coste del mare solare
O come vorrei immergermi con il sole
Dormire
Piangere
Con te.”