~ ..la Volpe Funambola ammazzaprincipi.. ~
~ Fragile ~

"...Sometimes it feels it would be easier to fall
than to flutter in the air with these wings so weak and torn..."

Original Blog -> Nepenthe


- EviLfloWeR -

* photos on flickr *
Lunacy 2 - Lunacy 3 - Lunacy 4
Lunacy 5 - Lunacy 6 - Lunacy 7 - Lunacy 8
Lunacy Ph

"Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d’offendere,
un cuore eccessivamente spontaneo
che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale;
che accompagna col piede la melodia
delle canzoni che il mio pensiero canta,
tristi canzoni, come le strade strette quando piove.
"

- F. Pessoa -

~ REMEDY LANE ~

- We’re going nowhere...All the way to nowhere –



"Forse sono l’uomo con le leggendarie quattro mani
Per toccare, per curare, implorare e strangolare.
Ma io non so chi sono,
e tu ancora non sai chi sono..."

F. R.

martedì 30 ottobre 2012

Skratta!

Pronti per la partenza!!

SVERIGE ARRIVIAMO!




Sono stati giorni intensi, sempre di corsa, mai un attimo nemmeno per sistemare le foto. Volevo scrivere tremila cose, e invece adesso che sono qui non riesco ad iniziare nemmeno un discorso. Dev’essere la vecchiaia che avanza galoppando. Quindi sarà cosa buona e giusta andare in Svezia al freddo e al gelo per cercare di preservarmi quasi intatta.

Partiamo domani e ancora non mi sembra vero. E’ un sogno ormai più che decennale quello di vedere il nord, mai avverato per i più disparati motivi. E adesso, dopo aver fatto una testa così a chiunque, al nord ci andrò davvero.
Sarò lassù nelle terre dei vichinghi, dove la natura è ancora maestosa e i paesaggi mozzafiato, dove il metal è scuola e la gente è millenni avanti rispetto a qui.
Ho già paura di non voler più tornare, ma magari intanto sarà bene vedere se domani Ryanair mi farà imbarcare con la mia valigia fuorilegge.
Tutte le altre considerazioni ovviamente le lascio per il post al mio ritorno (e anche le dichiarazioni mielense su quanto sono felice di intraprendere quest’avventura col mio vichingo italico)!

Siccome ormai ho un’età e ho già superato l’orario in cui solitamente crollo rovinosamente preda di un sonno comatoso, mi limito ad aggiungere che ho ricevuto un altro regalo di laurea favoloso (oltre alla Svezia e al vestito più bello che ci sia!)….ebbene sì…super cannoneeeee!!!
Reffy ha messo su mezzo chilo in più. Ora ci da di grandangolo e di zoom, e sta più in forma che mai.
Non sarà l’obiettivo dei miei sogni, ma è un ottimo compromesso ad un prezzo abbordabile.
L’ho preso usato da un tipo che mi ha raccontato che sta vendendo buona parte delle sue cose perché ha deciso di trasferirsi fuori dall’Italia, che qui non c’è futuro. Che sia un segno del destino?

Ai posteri l’ardua sentenza, e il gravoso impegno di beccarsi al mio ritorno tutte le foto che farò!
 

Something...

....I can never have.




- Grey would be the color if I had a heart -



"Richiamo ancora alla mente il sapore delle tue lacrime,
la tua voce echeggia come se stesse risuonando nelle mie orecchie
i miei sogni favoriti di te giacciono ancora a riva
si demoliscono attraverso la mia mente finchè non voglio dormire; non più.



tu fai andare via tutto questo
tu fai andare via tutto questo
ce l’ho solo con una cosa
e sto iniziando a spaventare me stesso
tu fai andare via tutto questo
tu fai andare via tutto questo



voglio solo qualcosa
voglio solo qualcosa che non potrò mai avere



sei sempre stata quella che mi mostrava come,
allora non riuscivo a fare le cose che faccio ora,
questa cosa mi sta lentamente mandando in pezzi
grigio sarebbe il colore se avessi un cuore

forza, dimmelo



tu fai andare via tutto questo
tu fai andare via tutto questo
ce l’ho solo con una cosa
e sto iniziando a spaventare me stesso
tu fai andare via tutto questo
tu fai andare via tutto questo



voglio solo qualcosa
voglio solo qualcosa che non potrò mai avere

in questo posto sembra una tale vergogna
anche se sembra tutto diverso ora
so che è ancora lo stesso
ovunque io guardi tu sei tutto ciò che vedo
solo un fottuto fatiscente ricordo di ciò ero



forza, dimmi

tu fai andare via tutto questo
tu fai andare via tutto questo
ce l’ho solo con una cosa
e sto iniziando a spaventare me stesso
tu fai andare via tutto questo
tu fai andare via tutto questo

voglio solo qualcosa
voglio solo qualcosa che non potrò mai avere."


(Nin - Something I can never have)

lunedì 29 ottobre 2012

Chaotic muse


"Rampant rising fire
Of demons inside my heart



Insane a mind blade
A soul scar, near to carve



The muse, the busted
Dig up, the soul crusher
Beware the master
A blink can spell disaster



Shiny mind is abused
By my chaotic muse
Fulfilled whit a sense of power
Unacceptable, not social
Paint art whit blood



Plague fall, right to you
By my chaotic muse
Corrode your sense of power
Untouchable, not legal
Paint map whit blood



The time is now
No excuse, no stop, don’t wait
Before it’ too late
Start and do something!



The time is now
No excuse, no stop, don’t wait
Before it’ too late
Start and do something!



Rampant rising fire
Of demons inside my heart
Insane a mind blade
A soul scar, near to carve



Like God I create the choice
By my chaotic muse
Damage the holy sense of power
Unforgivable, a soul disease
Abscess spreading blood



Hammer crush, right to you
By my chaotic muse
Confuse the sense of power
Immeasurable, not human
Tears spreading blood



The time is now
No excuse, no stop, don’t wait
Before it’ too late
Start and do something!



Insane a mind blade
A soul scar, near to carve



Chaos Muse chaotic muse
Chaos, create theos, sway chaotic muse
Fly or die for inside your own chaotic muse"



- ALGOL -

venerdì 19 ottobre 2012

End of an era

Niente, volevo dire che ho finito, che la cattiveria non ha limiti, e che vado in Svezia!! 
Appena mi riprendo metto le foto 

*Update*



Fine di un’epoca, di qualcosa che apparteneva a un tempo passato, a una fase della mia vita che aveva già conosciuto la parola fine. C’è un tempo per ogni cosa, e quando si decide di cambiare, di crescere, di attribuire importanza ad altro, diventa sempre più difficile tirarsi dietro gli strascichi di qualcosa che è rimasto incompleto.



Ho finito perché lo dovevo a me stessa e a poche altre persone. Ma non c’era più niente di mio, niente che mi interessasse davvero. Tutto quel che mi legava all’università apparteneva a noi due, una volta crollati sogni e promesse niente aveva più senso. E’ stata dura rimanere in carreggiata da sola, ogni cosa mi pesava doppiamente. Impegni opprimenti e memorie difficili da scacciare ce l’hanno messa tutto per rendermi le cose più difficili del previsto.



Ho odiato la mia tesi, con tutte le mie forze. Ho odiato dover scegliere un professore “libero” invece che un professore che insegnasse la materia che a me interessava, ho odiato dover fare una tesi “imposta”, ho odiato dovermi occupare di una rivista mai studiata neanche dall’ultimo degli stronzi.



Nonostante questo ho fatto del mio meglio, come sempre. Ho sputato sangue e veleno per riuscire a finire, eppure ogni volta c’era sempre qualcosa che mi metteva i bastoni tra le ruote.
E’ stata un’odissea senza fine e senza tregue. La pesantezza che sentivo addosso nel trascinarmi alle spalle quel fardello sembrava attirarmi addosso tutte le possibili congiunture nefaste.



Fino all’ultimo è stata un’agonia, fino a tre giorni prima della discussione, quando una correlatrice improvvisata ha deciso di darmi la mazzata finale. Non so cosa mangi la tizia in questione per esser così acida, né quali altri problemi le causi l’evidente mancanza di contatto con il mondo reale, il fatto è che qualcuno prima o poi dovrebbe prenderla a cazzotti in faccia fino a farle capire come ci si comporta con le persone.
Poco male se mi ha fatto passare gli ultimi tre giorni d’inferno che mi hanno fatto definitivamente odiare l’università e la gente che ci lavora, l’importante è averle chiuso la bocca alla discussione e non avere alcun rimpianto.



Ho il mio bel foglietto di carta con cui fare aeroplanini da lanciare verso l’oblio della disoccupazione perenne, e un voto che fa tanta scena per niente.
Ho finito, solo questo importa. L’università era l’unico aggancio che ancora avevo con la mia vita precedente. Adesso non c’è più nulla ad ancorarmi al passato. Ora la parola fine è perentoria e definitiva.



Ad essere sincera la soddisfazione non è stata poi molta, avevo raggiunto una saturazione tale che soltanto il senso di liberazione poteva impadronirsi di me una volta finito tutto.



Liberazione da un incubo, e al contempo possibilità di avere accanto a me le persone più importanti della mia vita. Tutte le persone importanti…anche quelle che accanto a me non ci sono più.



E’ stata una festa memorabile per me. Peccato per la sbronza epocale che ha reso le mie memorie alterate, ma se c’è una cosa di cui sono certa è di esser stata felice.



Felice di avere attorno facce amiche, di vedere gli sforzi fatti per rendermi speciale la serata, di commuovermi leggendo dei bigliettini meravigliosi e urlare di gioia aprendo il biglietto aereo per la Svezia.



Felice perché tutto quello di cui ho sempre avuto bisogno era lì, condensato negli sguardi delle persone che amo, negli abbracci pieni di entusiasmo e di voglia di dire tutto quello che le parole ci metterebbero troppo ad esprimere.



“We walked the narrow path,
beneath the smoking skies.
Sometimes you can barely tell the difference
between darkness and light.
Do you have faith
in what we believe?
The truest test is when we cannot,
when we cannot see.



I hear pounding feet in the,
in the streets below, and the,
and the women crying and the,
and the children know that there,
that there’s something wrong,
and it’s hard to belive that love will prevail.



Oh it won’t rain all the time.
The sky won’t fall forever.
And though the night seems long,
your tears won’t fall forever.



Oh, when I’m lonely,
I lie awake at night
and I wish you were here.
I miss you.
Can you tell me
is there something more to belive in?
Or is this all there is?



In the pounding feet, in the,
In the streets below, and the,
And the window breaks and,
And a woman falls, there’s,
There’s something wrong, it’s,
It’s so hard to belive that love will prevail.



Oh it won’t rain all the time.
The sky won’t fall forever.
And though the night seems long,
your tears won’t fall, your tears won’t fall, your tears won’t fall
forever.



Last night I had a dream.
You came into my room,
you took me into your arms.
Whispering and kissing me,
and telling me to still belive.
But then the emptiness of a burning sea against which we see
our darkest of sadness.



Until I felt safe and warm.
I fell asleep in your arms.
When I awoke I cried again for you were gone.
Oh, can you hear me?



It won’t rain all the time.
The sky won’t fall forever.
And though the night seems long,
your tears won’t fall forever.
It won’t rain all the time
The sky won’t fall forever.



And though the night seems long,
your tears won’t fall, your tears won’t fall,
your tears won’t fall
forever.”


(Jane Siberry - It Can’t Rain All The Time)



Anche se la notte sembra lunga..
Non può piovere per sempre.


martedì 9 ottobre 2012

mistakes

She pours herself another glass of wine.
Tells herself yet another time she’s fine.



But earlier today she lost an hour.
A gaping hole just like.
Inside her.
Inside her.





Whenever a plane is passing by.
Or migrating birds fill up the sky.
Something is stirring deep inside.
She doesn’t know why but.
Softly she cries.
Softly she cries.





She wears that smile another day in life.
For all we know another perfect wife.
But sometimes she’s just gazing into nowhere.





An empty face just like.
She’s not there.
She’s not there.





Whenever a plane is passing by.
Or migrating birds fill up the sky.
Something is aching deep inside.





She doesn’t know why but.
Softly she cries.
Softly she cries.





Somewhere inside her there’s a child.
Longing to break away and fly.
But she is just letting life pass by.





Whenever a plane is passing by.
Or migrating birds fill up the sky.
Something is breaking deep inside.





She doesn’t know why but.
She starts to cry.
She starts to cry.
Softly she cries.
She starts to cry.


(Pain of Salvation - Softly she cries)




La cosa più difficile in assoluto è accettare sé stessi, perchè a volte il perdono è semplicemente fuori discussione.



Quante cose ci illudiamo di conoscere?
Quante volte ho pensato a me stessa con la sicurezza di avere alcuni punti fermi inattaccabili?
Quante volte invece poi sono caduta?



Nulla si conosce davvero. Non tutto può esser risolto.
Non sempre le soluzioni sono come le vorremmo.