~ ..la Volpe Funambola ammazzaprincipi.. ~
~ Fragile ~

"...Sometimes it feels it would be easier to fall
than to flutter in the air with these wings so weak and torn..."

Original Blog -> Nepenthe


- EviLfloWeR -

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Lunacy 2 - Lunacy 3 - Lunacy 4
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Lunacy Ph

"Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d’offendere,
un cuore eccessivamente spontaneo
che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale;
che accompagna col piede la melodia
delle canzoni che il mio pensiero canta,
tristi canzoni, come le strade strette quando piove.
"

- F. Pessoa -

~ REMEDY LANE ~

- We’re going nowhere...All the way to nowhere –



"Forse sono l’uomo con le leggendarie quattro mani
Per toccare, per curare, implorare e strangolare.
Ma io non so chi sono,
e tu ancora non sai chi sono..."

F. R.

mercoledì 14 maggio 2014

Separated chambers of the human heart

Brucio ponti e coltivo fantasmi. Lo faccio compulsivamente: scappo, distruggo, rinasco.
Ma non con te.
Quando ti ho incontrata ho capito subito che era tutto troppo speciale, fuori da ogni regola, comprensibile soltanto a noi, e inattaccabile, impossibile da scalfire.
Ti ho voluto bene come se ti amassi eppure amore non era, per questo non sarebbe potuto finire: tu ci saresti stata sempre, ne ero sicura.

La voragine che mi scavo da quando vado per il mondo è diventata profonda, ma non avresti dovuto caderci anche tu.
Non lo accetto, non lo capisco, non me ne faccio una ragione.
Sei la mia stella del nord, l'unica persona con cui sono riuscita ad essere me stessa, l'unico cuore che ho sentito battere con la netta sensazione di capirne i sussurri.
Come l'abbiamo usata male la nostra eredità.

Ti ho sempre aspettata nei mesi in cui sparivi, assorbita dal tuo mondo...dai tuoi mondi, che prima o poi si frantumavano da qualche parte e di nuovo ti affannavi a crearne degli altri.
Non sono mai stata invadente, non sono mai stata una che pretende, non ho mai amato dover chiedere qualcosa. Aspettavo, soffrivo la tua mancanza, eppure sapevo che eri sempre con me.

Perché tu ci sei sempre stata. Sempre, come se tutto il "prima" non fosse poi così importante.
Non lo so dove ti sei persa stavolta, in quale buio o in quale illusione così brillante da doverla assolutamente seguire a discapito di tutto il resto. Quel che è certo è che ti ho persa e non ho neanche capito bene come quando o perché.

Non insisterò più per ritrovare il filo che ho perso, non ti imporrò qualcosa che non desideri facendo stupide richieste.
Ti ho scritto a cuore aperto e ho avuto una risposta così banale e indifferente da agghiacciarmi il cuore. 
Non so dove ho sbagliato e non te lo chiederò mai. Quel che è certo è che per me resterai sempre sangue del mio sangue.

E se potessi farti un'ultima confessione, una di quelle che sarei capace di fare solo a te, ti direi che sono una fallita, che ora lo so con certezza. Che non faccio altro che arrancare tra mille impegni senza riuscire a concludere niente e sentendomi sempre più sola.
La differenza rispetto a prima? Che adesso neanche le illusioni mi salvano più, perché è successa quella cosa che per tutta la vita ho temuto....ho smesso di crederci.


Nowhere in Time. Trailer.


C'è ancora la rugiada sull'erba e la campagna intorno è silenziosa. Il passaggio è rimasto aperto e stavolta non ci sono più segreti: avanziamo a passi decisi attraverso l'intreccio di rami tra i respiri affannosi per tutto il peso caricato in spalla, dritti fino al cortile dove la vista di "lei" si erge maestosa e inquietante proprio come ce la ricordavamo.
Mi guardo intorno ed è tutto esattamente come nelle mie memorie, soltanto il caldo è meno cocente rispetto a quell'agosto in cui l'ho vista per la prima volta.
Abbiamo da fare, c'è un set da montare, le riprese che ci aspettano saranno intensive e tutti si mettono all'opera.

Ma io mi fermo e la sento respirare. In cuor mio, silenziosamente, la saluto e le chiedo scusa per non aver resistito alla tentazione di tornare a disturbarla.

La mattinata passa veloce, le riprese del video vanno alla grande e io ho un sacco da fare. 
Quando il sole è alto a mezzogiorno il ritmo inizia a diminuire, e il vento sale dalla campagna soffiando verso di noi. Lo sento sussurrare tra le foglie e insinuarsi tra le rovine.
Tutto è morto lì dentro eppur tutto si muove.

Ascolto il bisbigliare dei fantasmi che non sono altro che vestigia di un glorioso passato, chiudo gli occhi e lascio che tutto mi attraversi. Sono in pace, sono vuota, sono in un limbo tra il passato e il presente in cui c'è soltanto lei: eterna.
L'aria è densa di presenze indefinite e persino i miei passi tra l'erba alta adesso sussurrano di rimando al vento.
Sono parte di qualcosa di stupendo che invece agli altri fa paura. Vogliono andarsene via in fretta appena tutto è finito.

Attraverso il portone accarezzando le rovine con lo sguardo ancora una volta, e la saluto con una promessa: tornerò soltanto un'altra volta, con la neve.


E questo è un assaggio dell'ultima fatica dei Cruenta.
Un po' ti ho pensato, mentre mi improvvisavo cameraman di un video horror. 
Percorro strade che non dovevano essere le mie.